10 Consigli per una coppia felice
Esiste la ricetta per la coppia perfetta? Beh, se qualcuno rispondesse a questa domanda in modo univoco ed universalmente valido di sicuro vincerebbe un Nobel! Ahimè non è così facile identificare il segreto per mantenere una coppia felice a lungo nel tempo. Purtuttavia, è possibile fornire alle coppie interessanti consigli per una felice vita di coppia:
A questo proposito, un famoso psicologo americano, Robert Stemberg, ha elaborato una interessante teoria, per la quale sono 3 le componenti fondamentali un un rapporto di coppia felice: Intimità, Passione ed Impegno, tutte e 3 ugualmente importanti. La sua teoria prende il nome infatti di Teoria Triangolare dell’Amore, ed è graficamente rappresentata da un triangolo equilatero, ad indicare come le 3 componenti siano ugualmente importanti. Dalla loro differente combinazione derivano 7 differenti tipologie di rapporto, tra cui anche l’Amore completo, che le vede tutte e 3 compresenti. Vediamo nel dettaglio le 3 componenti:
L’Intimità si riferisce ai sentimenti di confidenza, affinità, condivisione e comune sentire dell’uno verso l’altro. Questa componente determina nella coppia la tendenza a prendersi cura dell’altro, ad aprirsi completamente, ed a considerare il rapporto speciale e di grande valore nella propria vita. La Passione riguarda invece gli aspetti fisici, carnali, sessuali del rapporto: attrazione fisica, chimica, desiderio sessuale, che non devono mai mancare. Infine, la componente Decisione-Impegno è distinta in due aspetti: la Decisione di impegnarsi, e l’impegno a mantenere l’impegno nel tempo.
Affinchè la coppia sia felice e realizzata, tutte e 3 le componenti devono essere coltivate con impegno e solerzia da entrambi i membri della coppia, per essere mantenute nel tempo.
Anche se la ricetta per la coppia perfetta come già specificato non esiste, si possono seguire interessanti consigli per una felice vita di coppia. Ovviamente, laddove l’equilibrio si sia in qualche modo spezzato ed i 2 membri della coppia non riescano più, da soli, e ritrovare la perduta armonia, è sempre possibile rivolgersi ad un terapeuta professionista per ritrovare la perduta armonia e, perchè no, migliorarla ulteriormente.
Di seguito i consigli per una felice vita di coppia:
1. Rimettere al centro il dialogo, ovvero la base del rapporto di coppia:
In molti rapporti di coppia non si è consapevoli dell’importanza del dialogo per la costruzione dell’intimità. Oltre, ovviamente, all’esperienza intima della sessualità, i momenti di maggiore vicinanza emotiva avvengono attraverso il dialogo. Il tempo che si trascorre con il partner va utilizzato per approfondire il rapporto attraverso il dialogo: è questo che crea l’unità e la sintonia tra i 2 e minimizza i rischi di incomprensioni. Tuttavia, le prime divergenze emergono in riferimento al significato del dialogo, che per l’uomo solitamente coincide con un momento in cui prendere delle decisioni comuni, mentre per la donna spesso può essere l’essenza stessa del rapporto. Le interferenze al dialogo profondo, da evitare assolutamente, sono: le interruzioni, l’ascolto passivo, senza entusiasmo né interesse, ed il divagare. Il segreto è comunicare, comunicare, comunicare, soprattutto comunicare i sentimenti. Comunicare i propri vissuti e sentimenti, in modo franco e aperto, anche chiedendo al partner esplicitamente ciò di cui si ha bisogno. Chi non comunica i sentimenti controlla l’altro, e chi controlla si mette «sopra» nel rapporto. In questo modo è fuori o ai margini del rapporto, perché un vero rapporto di coppia prevede una comunicazione paritaria, e per mettersi alla pari costantemente bisogna allenarsi in continuazione ed essere sensibili e attenti.
2. Imparare ad ascoltare l’altro e mettersi nei suoi panni:
Molte coppie sostengono che il loro problema è quello di di non parlare o comunicare abbastanza. Molto spesso invece si può notare che il vero problema è di non saper ascoltare. E’ un detto comune quello che suona così: “Dio ci ha dato due orecchie ed una bocca poiché desiderava che passassimo il doppio del tempo ad ascoltare rispetto a parlare, oppure perchè ascoltare è due volte più difficile che parlare”. Ascoltare è molto di più che stare tranquillamente seduto annuendo rispetto a quello che porta l’altro. Ascoltare significa far sapere a chi parla che abbiamo capito con la testa quel che ha detto ma anche sentito con il cuore. La responsabilità dell’ascoltatore è quella di riflettere il non solo il contenuto verbale, ma anche la valenza affettiva che ha colto nelle parole dell’altro.
3. Riconoscere l’esistenza di “due possibili punti di vista” e non di un’unica verità assoluta:
Esporre le proprie ragioni davanti a un esperto imparziale può aiutare a capire che la nostra verità non è altro che un punto di vista.
Scontrarsi con una risposta diversa, per quanto irritante, è un ottimo modo per rinarrare e riascoltare le storie che ci costruiamo nella mente. Significa considerare la questione da un’altra prospettiva e, anche se con fatica, imparare ad accettarla. Mettersi in gioco in un percorso di coppia significa soprattutto abbracciare l’idea di uscire dalle proprie posizioni monolitiche e autoreferenziali, per volgersi realmente il cambiamento.
4. Smetterla di voler avere sempre ragione
Un famoso aforisma dice “Ognuno di noi è portatore di un punto di vista, non della verità assoluta”. E’ così, lo sappiamo, ma molto spesso, l’architettura della relazione, lo scontro, tende a prevalere, fino a perdere di vista il contenuto della comunicazione. La terapia di coppia funziona come una palestra di apprendimento di punti di vista alternativi, in cui l’arbitro neutrale è il terapeuta. Con tutte le difficoltà del caso, imparare anche le ragioni dell’altro potenzia la reciprocità, fondamento imprescindibile per realizzare un maggiore equilibrio nel rapporto.
A volte il problema sta nelle nostre errate convinzioni.
Se è così anche per te leggi l’articolo: Il potere delle convinzioni nel blog!
5. Non dare sempre per scontato di sapere cosa l’altro pensa e sente:
Quando noi parliamo, non possiamo sapere esattamente che cosa pensa l’altro o che cosa sente e prova mentre ci ascolta. Spesso, invece, nella relazione di coppia capita di agire “come se” potessimo leggere nel pensiero dell’altro, mentre non si fa altro he attribuirgli i nostri sentimenti, pensieri ed emozioni, senza provare a capire ciò che realmente pensa e prova. Il rischio è di attribuirgli le emozioni negative che invece sono dentro di noi: il nostro nervoso diventa il nervoso dell’altro, la nostra irritazione la sua irritazione, la nostra tristezza la sua. Così si interpreta i suoi atteggiamenti verbali e non verbali, senza preoccuparmi invece di mettermi in ascolto del suo stato d’animo reale o di dichiarare le mie emozioni e le ragioni per cui mi trovo in quella situazione chiedendo di essere ascoltato e accolto in questa mia debolezza.
Se poi vuoi davvero capire l’altro fondamentale sarà l’ascolto del linguaggio del suo corpo… ti sembra strano?
Corri a leggere: Vuoi davvero capire gli altri?
6. Recuperare le responsabilità delle proprie comunicazioni: le frasi “IO”
Le frasi “Io” sono: Io penso, credo, sento, desidero mi chiedo e così via. Un’affermazione “Io” riflette il fatto che chi parla in quel dato momento si assume la responsabilità di se stesso, dei suoi vissuti, delle sue opinioni, dei suoi punti di vista, delle sue emozioni, e così via. D’altra parte, le affermazioni “Tu” (tu hai detto, hai fatto, etc…) rappresentano reazioni difensive, provocatorie o di aperta accusa. Infine, le frasi “neutre” (ad esempio: mi sembra, mi pare) sono troppo logiche, impersonali o troppo vuote per essere utili, e spesso richiamano un atteggiamento arrogante e sottilmente accusatorio, in modo indiretto.
Ovvero, le frasi Io sono tipiche dello stile comunicativo di tipo assertivo, quelle tu dello stile comunicativo aggressivo, quelle neutre dello stile passivo-aggressivo. Ogni partner dovrebbe essere assertivo e ricorrere spesso ad un linguaggio di tipo “Io”, evitando quello “Tu” e quello “neutro”. Ogniqualvolta capiti di usare uno di questi ultimi due, il partner dovrebbe fermarsi e convertire il concetto in una forma “Io”.
Infine, ognuno dei due partner dovrebbe auto-controllare le proprie affermazioni ed accettare che l’altro gli faccia notare di essere caduti nella trappola delle forme comunicative sbagliate.
7. Recuperare tatto, gentilezza, amorevolezza, ovvero: trattare sempre bene il partner
Spesso, davanti ad un professionista si presta più attenzione al modo con cui effettuare le proprie comunicazioni, a vantaggio del recupero di una importante quota di premura e amabilità.
Anche se nel rapporto di coppia la sincerità e la trasparenza sono fondamentali, le cose vanno dette con tatto ed con amorevolezza, alcune cose, dal mio punto di vista, è bene comunque evitare di dirle per non ferire troppo il partner (tradimenti, commenti sull’aspetto fisico, etc…) . L’idea che è bene dire tutto, sfogarsi, non sempre conduce a buoni risultati: il partner non è il cestino dei propri rifiuti emotivi. Spesso con tutto il resto del mondo si è gentili ed educati, mentre con il partner, con il pretesto della confidenza ormai acquisita, si è indisposti e scostanti, o peggio irritanti e aggressivi. Recuperare l’ABC dell’educazione, del buon senso e della gentilezza, non dimenticarla mai, è fondamentale nei rapporti di lunga durata, e può aiutare anche a prevenire l’effetto della noia e dell’abitudine.
È importante esprimere l’amore anche nei comportamenti e nella comunicazione quotidiana, perché il modo in cui agiamo e parliamo plasma i nostri modi di pensare e di sentire. Inoltre, determinate nostre azioni producono azioni simili nell’altro: le piccole premure e le espressioni d’amore dell’uno influiscono su ciò che l’altro pensa di lui (sui sentimenti e sui comportamenti dell’altro nei suoi confronti), dando luogo così ad un circolo virtuoso costituito da una serie di azioni amorevoli che si rinforzano a vicenda. È necessario dare importanza alle espressioni d’amore, rivolgendosi all’altro con toni e modi garbati e premurosi. Fondamentale è salutarsi sempre, ed in modo affettuoso, con un un bacio o un abbraccio tutte le volte che ci incontriamo.
8. Chiedere un “timeout” se la situazione sta precipitando
Questa è una regola di base per evitare l’escalation durante un litigio: se i toni si alzano troppo può essere una buona idea chiedere una interruzione, un ‘timeout’. Grazie alla terapia, si può imparare a litigare in modo costruttivo e comunque sempre funzionale al dialogo. Saper discutere tenendo conto della propria e dell’altrui emotività significa capire quando parlare, quando asserire, e quando invece fermarsi e riflettere. In questo modo la discussione non diventa un contesto in cui ‘vomitare’ le proprie ragioni in modo sterile e disfunzionale, ma un terreno in cui confrontarsi veramente e trovare una risoluzione realmente condivisa.
9. Valorizzare il partner:
Essere valorizzati significa essere capiti come persona. Spesso le coppie confondono la valorizzazione con l’accordo. Valorizzare l’altro non significa necessariamente essere d’accordo: significa semplicemente rispettarlo, senza volerlo cambiare. Il primo passo nella comunicazione è quello di valorizzare l’altra persona. Allora e solo allora è possibile discutere sulle diverse percezioni, opinioni, convinzioni, emozioni e così via.
10. Creare del tempo per il “noi”
La coppia che richiede tempo: è necessario impegno, energia, calma, ma anche molto del tempo per coltivare la coppia, per cui è importante ritagliarsi dei momenti da dedicare esclusivamente al partner. Occorre trovare il tempo da dedicare all’altro ed alla coppia, come minimo 3 ore a settimana da passare da soli in modo piacevole: una cena fuori, un film al cinema, una passeggiata.
11. Alimentare la passione
Dopo aver superato la fase della vita di coppia, usualmente connotata da una forte passione, può accadere che la relazione perda a livello sessuale, di quantità e qualità. E’ interessante notare come spesso i 2 partner si lamentino di questo, ma ahimè altrettanto spesso aldilà di questo facciano poco o nulla di concreto, anzi: si lasciano spesso andare alla noia ed all’apatia. E’ importante invece mantenere il focus su sé stessi, anche coltivando il proprio aspetto estetico, senza dare per scontato che il partner rimanga con me se non valorizzato adeguatamente. Inoltre, occorre variare sempre la vita sessuale, introdurre elementi di novità e curiosità, a maggior ragione con il tempo che passa: farlo in posti diversi, in modi diversi, sorprendere il partner con un abbigliamento particolare, etc… .
12. Infine… ridere insieme!
Ridere fa bene alla salute: protegge da problemi cardiovascolari, riduce ansia stress e tensioni, e pratica anche un vero e proprio massaggio ai muscoli. Senza dimenticare l’aspetto relazionale: ridere, specie in compagnia, migliora le nostre capacità di rapportarci agli altri. La risata è un toccasana per la salute ed un fluidificante per le relazioni. Quindi, il ridere insieme è una delle fondamenta di una relazione di coppia felice. Si tratta, senza dubbio, di uno strumento fondamentale che aumenta la complicità nella coppia ed aiuta in situazioni avverse. Ridere di ogni cosa insieme indica che la relazione è sana, presenta un certo grado di intimità e che entrambi i membri sanno lavorare in squadra.
Ed ora sta a voi…. seguire i consigli per una felice vita di coppia!